Presso lo studio associato LIPSYA è possibile richiedere consulenze psicologiche individuali, di coppia o di gruppo con uno Psicologo (Dott. Andrea Galentino).
I colloqui sono rivolti alla discussione delle problematiche presentate con l’obiettivo di comprenderne ed esaminarne i vissuti emotivi, comportamentali e cognitivi, offrire sostegno psicologico adeguato e aiutare la Persona a riconoscere e attivare le proprie risorse per giungere ad un miglioramento/superamento del disagio presentato.
Le consulenze psicologiche sono pertanto finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi (effettuata mediante colloquio clinico e strumenti diagnostici) e al trattamento di problematiche legate all’ansia, all’umore o alla personalità.
Il servizio di valutazione diagnostica permette di effettuare un esame psicodiagnostico completo finalizzato all’individuazione di quelle caratteristiche psicologiche, cognitive e affettive che possono aiutare lo Specialista nel percorso diagnostico (es. manifestazioni psicosomatiche, variazioni del tono dell’umore, disturbi del sonno, regolazione emozionale, profili di intelligenza, valutazione delle funzioni esecutive, capacità di risoluzione dei problemi, ecc.). La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di strumenti scientifici sempre aggiornati (test di intelligenza, questionari di personalità, questionari psicofisiologici, test cognitivi) e si accompagna (il più delle volte) a colloqui di consulenza psicologica.
Lo studio LIPSYA organizza percorsi individuali o di gruppo finalizzati all’apprendimento di tecniche per la gestione e riduzione dello stress. Al giorno d’oggi viviamo in una società sempre più complessa, più veloce e quindi più stressata. Lo stress è la risposta fisiologica, cognitiva ed emotiva del nostro organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso. La ricerca scientifica ha dimostrato che in giuste dosi lo stress può aiutarci ad essere attivi e pronti a rispondere alle richieste ambientali ma uno stress cronico può avere, a lungo termine, effetti dirompenti sul nostro organismo e sul nostro cervello. Essere in grado di gestire lo stress è quindi molto importante per la vita di ciascuno di noi.
Il centro LIPSYA propone due tecniche altamente efficaci e scientificamente valide per la gestione e la riduzione dello stress: il rilassamento muscolare progressivo e la mindfulness.
Rilassamento muscolare progressivo
Il rilassamento muscolare progressivo è una tecnica messa a punto dal medico e psicologo Edmund Jacobson che favorisce l’acquisizione di competenze di autoregolazione per la gestione dello stress, degli stati di ansia, della tensione muscolare e per incrementare la proprie capacità autogestire i propri stati emozionali (es. rabbia o panico). Il metodo di Jacobson si basa sull’evidenza scientifica che dimostra come ogni pensiero, ogni emozione, ogni processo mentale sia associato a manifestazioni neuromuscolari che alterano il normale stato di riposo dei muscoli. Lo stress induce tensione muscolare e mentale da cui possono derivare disturbi psicologici e fisici. Lo stato di rilassamento invece coincide con l’assenza di contrazione muscolare. Ridurre la tensione muscolare diventa un intervento efficace per la prevenzione e la cura di tali disturbi.
Presso lo studio LIPSYA sarà possibile seguire un training completo di rilassamento muscolare progressivo attraverso sedute individuali o di gruppo. Apprendendo la tecnica del rilassamento muscolare progressivo l’individuo si allenerà a riconoscere il proprio livello di tensione muscolare e a discriminare gli stati di contrazione e di distensione dei muscoli. Con l’allenamento e la pratica l’individuo sarà in grado di percepire la propria tensione mentale e la distensione mentale. La tecnica del rilassamento muscolare progressivo è particolarmente consigliato nel caso di disturbi psicosomatici o nelle convalescenze dopo interventi chirurgici. Gli incontri di rilassamento muscolare progressivo saranno guidati dal Dott. Andrea Galentino.
Mindfulness
Mindfulness è un termine inglese che si riferisce alla consapevolezza che si può raggiungere dal prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza al momento presente, con intenzione e in modo non giudicante (Jon Kabat-Zinn). Con il termine Mindfulness si fa quindi riferimento a particolari qualità dell’attenzione e della consapevolezza che possono essere coltivate e sviluppate attraverso la pratica della meditazione. La consapevolezza è un’innata risorsa umana che se coltivata attraverso l’esperienza della Mindfulness permette di sviluppare uno stato di benessere psicofisico basato sulla capacità di essere in relazione con sé stessi, con il proprio flusso di pensieri, di essere focalizzati nel presente, di essere in grado di tollerare le esperienze emotivamente dolorose. Gli effetti benefici della pratica di Mindfulness sono scientificamente documentati nelle seguenti aree di intervento: prevenzione e trattamento di tutte le patologie legate allo stress, riduzione del dolore cronico, disturbi del sonno, malattie della pelle, disturbi psicosomatici, disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, disturbi dell’umore, gestione dell’ansia, attacchi di panico, contesti educativi (scuola e università) e organizzativi (lavoro e aziende). A livello emotivo la Mindfulness produce effetti benefici in quanto aumenta i livelli di attenzione e consapevolezza, migliora le capacità di concentrazione, permette di incrementare la propria capacità di riconoscere le proprie emozioni e acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati mentali. La Mindfulness è sempre più spesso oggetto di interesse della ricerca scientifica in medicina, neuroscienze, psicologia cognitiva e psicoterapia.
Il protocollo Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR – protocollo di riduzione dello stress basato sulla Mindfulness) è stato ideato dal Prof. Jon Kabat-Zinn presso la School of Medicine dell’Università del Massachuttes e consiste in un programma ed è strutturato in un ciclo di incontri di gruppo settimanali che introducono la persona alla pratica di meditazione e di consapevolezza. Ogni sessione settimanale comprende esercizi di Mindfulness, istruzioni guidate e indicazioni di pratica, condivisione delle esperienze di meditazione in gruppo e individuali. Presso lo studio LIPSYA si attivano gruppi di incontro per attuare il protocollo MBSR sotto la guida del Dott. Andrea Galentino.
Lo sai che tutte le funzioni cognitive possono essere allenate? Il nostro cervello è un organo altamente reattivo che migliora o regredisce a seconda di come lo utilizziamo. Alla base di questo vi è un importante fenomeno neuroscientifico che va sotto il nome di plasticità cerebrale: cioè la capacità del cervello di modificarsi e riorganizzarsi sulla base degli apprendimenti e delle esperienze a cui viene sottoposto. La plasticità cerebrale è massima durante l’infanzia e l’adolescenza ma rimane attiva durante tutto l’arco di vita dell’individuo.
Concentrazione, attenzione selettiva, memoria di lavoro, velocità di risposta, flessibilità sono tutte abilità che influiscono sulla nostra performance, nel lavoro e nella vita personale. La ricerca scientifica nell’ambito delle scienze cognitive e delle neuroscienze ha ampliamente dimostrato che, grazie al fenomeno della plasticità cerebrale, è possibile eseguire veri e propri percorsi di allenamento mentale per incrementare l’efficacia delle nostre risorse cognitive.
Per questo motivo lo studio LIPSYA mette a disposizione dei suoi Clienti percorsi di training cognitivo che consistono in una serie di incontri a cadenza variabile in cui si effettueranno valutazioni funzionali ed esercizi da svolgere al computer per allenare funzioni cognitive specifiche.
Il training cognitivo si è dimostrato efficace anche per la promozione dell’invecchiamento attivo. Dopo i 65 anni di età aumenta il rischio di andare incontro a patologie neurologiche come ad esempio la demenza senile. La ricerca scientifica dimostra che il training mentale incrementano la riserva cognitiva dell’individuo ritardando, anche di molti anni, l’insorgere di patologie legate al declino cognitivo e all’invecchiamento cerebrale. Anche queste evidenze sono riconducibili al fenomeno della plasticità cerebrale che persiste anche con l’avanzare dell’età.